"Scena di genere con marina", Vittorio Cavalleri, dipinto ad olio, Anni '20

Epoca: Anni '20 Misure: In cornice H 89 x L 73 x P 7 / H 49,5 x L 70
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Splendido dipinto ad olio di Vittorio Cavalleri, firmato in basso a destra.

Periodo: Anni '20 

Nel dipinto troviamo raffigurante una scena di genere (festa) con sullo sfondo una marina.

Cavalleri Vittorio, figlio di un commerciante di stoffe, fu avviato dal padre all’attività commerciale di famiglia. A diciotto anni Vittorio Cavalleri si iscrisse ai corsi dell’Accademia Albertina ed ebbe come maestro Andrea Gastaldi. Frequentò l’Albertina insieme ai pittori Andrea Tavernier e Lorenzo Delleani. Nello stesso anno del diploma, 1883, espose al Circolo degli Artisti e nel 1884 partecipò alla Promotrice di Belle Arti di Torino, con i dipinti Zappe abbandonate e Fiori di cimitero, che in seguito fu distrutto dallo stesso Autore. Ne rimane traccia in un’acquaforte di C. Turchetti. Vittorio Cavalleri insegnò a Torino, ai corsi serali dell’Accademia Albertina. Nel 1885 si trasferì a Gerbido, alla periferia di Torino, ambito da alcuni artisti dell’epoca per la sua pace e tranquillità ed il rigenerante silenzio, un luogo che gli consentiva di vivere in campagna e in solitudine. Abitava in casa del pittore Mario Gachet, suo allievo. Tra i nomi dei suoi allievi, emerge quello di Ivo Gemelli (1897 – 1964), che divenne l’allievo prediletto per la sua capacità di ereditare dal maestro la sodezza fastosa e festosa dei colori, la compatezza dell’immagine e la trasfigurazione della realtà. A Gerbido il Cavalleri dipinse paesaggi rurali, pastori, contadini, ma anche episodi di vita in ambienti borghesi. Opere pittoriche di questo periodo, come In primaveraLa nonna (1887), Flora alpina (1901) e Triste inverno (1889) sono oggi alla Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Torino.

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