"Natura morta con violino", di Zygmunt Landau, olio su tela, 1940

"Natura morta con violino", di Zygmunt Landau, olio su tela, 1940
Meraviglioso dipinto a olio su tela del pittore polacco Z. Landau, firmato in basso a sinistra.
Il dipinto rappresenta una natura morta (frutta) con un violino.

Zygmunt Landau ha studiato con il pittore Henri Epstein, alla scuola di disegno di Jakub Kacenbogen3 a Łódź, per poi entrare all'Accademia di Belle Arti di Varsavia nello studio di Stanislas Lentz. All'età di 18 anni, dava lezioni di pittura.

Arriva a Parigi nel 1920, si stabilisce a La Ruche vicino a Soutine, Krémègne e Michel Kikoine, frequenta la Grande Chaumière e l'Accademia Colarossi, pur mantenendo legami con la Polonia, dove torna in particolare per le mostre di Łódź e Varsavia. È l'autore delle incisioni per la riedizione della raccolta di poesie Écoute Israël di Edmond Fleg pubblicata dalle Éditions de la Cigogne di Jacques Klein.

Rifugiato durante l'occupazione a Saint-Tropez (dove aveva precedentemente condiviso un appartamento con l'artista e critico britannico Roger Fry), adottò la Provenza: la luce provenzale ebbe una profonda influenza sul suo senso molto particolare del colore.

Il mondo dei suoi dipinti riflette calma e serenità: figure immobili in pose sognanti, maternità, donne alla fontana, vendemmiatori, spigolatrici, pastori, nudi ben educati, coppie addormentate, scene di vita patriarcale. Questa grande sobrietà si basa su uno stile grafico che si preoccupa soprattutto delle linee di forza e dell'equilibrio delle masse che sottolineano la loro fragilità. L'influenza di Cézanne e Modigliani è molto percepibile.